Il Dl Rilancio conferma l’impostazione del Cura Italia, esclusi i disciplinari

Proprio oggi, ma cinquant’anni fa, la Camera dei deputati dava il via libera definitivo allo Statuto dei lavoratori, il quale sarebbe stato registrato come legge 300 del 20 maggio del 1970, che, come noto, ha uno dei suoi pilastri nell’articolo 18 che vieta i licenziamenti illegittimi, prevedendo, secondo i casi o la tipologia di contratto, la reintegra o il pagamento di un indennizzo rapportato all’anzianità aziendale (anche se, su questo punto, la Corte costituzionale ha chiarito che non si tratta di un parametro sufficiente). Il Cura Italia ha introdotto una norma che sospende per sessanta giorni i licenziamenti collettivi e i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo, vale a dire per ragioni economiche. Il decreto Rilancio si appresta ad estendere la moratoria per cinque mesi (quindi fino al 17 agosto), senza però estendere la copertura ai licenziamenti per giustificato motivo soggettivo, i cosiddetti licenziamenti disciplinari.