Pochi hanno ricevuto l’indennità prevista come ammortizzatore sociale

L’ultimo a lamentarsi è stato l’assessore al lavoro della regione Lazio, Claudio Di Berardino, il quale, dopo aver rivendicato quanto fatto dagli uffici regionali, ha parlato di «imbuto Inps», visto che appena il 10% delle pratiche per la cassa in deroga sarebbe stato lavorato. Prima era intervenuto anche il segretario generale della Ugl, Paolo Capone, che aveva denunciato l’eccessiva burocratizzazione che rende impossibile a centinaia di migliaia di lavoratori di accedere alla indennità di cassa integrazione. Le risorse, come continua ad assicurare la ministra Nunzia Catalfo, ci saranno pure, però il dato oggettivo è che non si riesce a superare questo collo di bottiglia con il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che accusa le regioni e queste che, viceversa, scaricano sull’istituto. Di certo, non è decollato il prestito bancario che avrebbe permesso ai lavoratori di avere una anticipazione e ciò è successo per la mancanza di una garanzia pubblica.