Una crescita senza precedenti. Complice il lockdown – le misure restrittive, introdotte per contenere la diffusione del coronavirus, hanno costretto gli italiani al proprio domicilio, riducendo al minimo gli spostamenti –, il numero dei consumatori, che hanno effettuato acquisti online, è aumentato moltissimo. L’e-commerce è uno dei pochi settori ad aver ottenuto qualche beneficio da una situazione molto difficile per l’economia globale, dunque. Secondo il computo di Netcomm – i dati sono stati diffusi in occasione del Netcomm Forum Live organizzato in streaming –, dall’inizio del 2020 ad oggi, in Italia sono stati registrati due milioni di nuovi acquirenti online, 1,3 milioni dei quali è riconducibile all’emergenza coronavirus. Un incremento notevole, specialmente se si confronta il dato con quello registrato nello stesso periodo dell’anno precedente, quando, da gennaio a fine aprile 2019, i nuovi consumatori sono stati 700mila. Le previsioni prevedevano un incremento analogo anche per quest’anno, l’emergenza coronavirus, però, ha avuto un impatto inatteso. Il cosiddetto “click and collect”, ovvero la possibilità di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in negozio da parte del cliente, ha registrato una crescita del 349%. Gli analisti prevedono che questa «diventerà un’abitudine sempre più consolidata». Complessivamente, al momento, in Italia i consumatori online sono 29 milioni. Secondo i dati di Iri, in dieci settimane di emergenza sanitaria, le vendite di prodotti consegnati a domicilio sono aumentate di più del 120%.