Dopo l’agricoltura, possibile estensione pure alle collaborazioni domestiche

La sanatoria per i lavoratori immigrati, già presenti in Italia, ma con i documenti non in regola, potrebbe estendersi dall’agricoltura anche ad altri settori, ad iniziare dai lavori domestici. L’ipotesi è stata avanzata dalla ministra dell’interno, Luciana Lamorgese, nel corso di una audizione in videoconferenza davanti alla commissione affari costituzionali della Camera. La dichiarazione, evidentemente, è destinata ad alimentare ulteriormente la polemica nella politica, come pure nel mondo sindacale, dove le posizioni sono molto divergenti, come dimostrano le dichiarazioni di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che è per una regolarizzazione generalizzata, e di Paolo Capone, numero uno della Ugl, secondo il quale in tempi di disoccupazione diffusa è prioritario guardare agli italiani. La federazione di categoria della Uil, intanto, non è convinta dei numeri diffusi in questi giorni: nei campi mancherebbero 40mila addetti e non 350mila.