Un comitato di esperti – diciotto, in tutto, selezionati dal mondo della scuola, dell’università, del digitale, della ricerca e della sanità –, istituito dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, dovrà formulare proposte per il sistema scolastico nazionale. Tra le altre cose, gli esperti, che resteranno in carica fino al 31 luglio, dovranno presentare idee sull’avvio del prossimo anno scolastico, tenendo conto dell’emergenza sanitaria in corso, sull’edilizia scolastica e sull’innovazione digitale, anche per migliorare la didattica a distanza.

«Come Paese abbiamo fatto sforzi importanti in queste settimane per rispondere all’emergenza sanitaria, grandi sacrifici che non possono essere vanificati. Ma, al contempo, dobbiamo cominciare a guardare oltre. E vogliamo farlo da subito», ha detto il ministro, annunciando la nascita del comitato. Sulla scuola, l’Italia sta seguendo una strada diversa rispetto a quella intrapresa da altri Paesi europei, escludendo una riapertura delle scuole a maggio: al momento, è impossibile tutelare la salute di 8 milioni di studenti, che dovranno proseguire con la didattica a distanza. Ancora da chiarire, invece, come si svolgeranno gli esami di maturità, che riguardano 500mila studenti.

In Germania, i maturandi torneranno tra i banchi di scuola il 27 aprile, qualche giorno più tardi, il 4 maggio, toccherà a tutti gli altri. In Francia, il rientro a scuola è previsto per l’11 maggio.