Ancora nessun aiuto dal governo per i pensionati italiani, i più esposti

In attesa di capire se da Palazzo Chigi arriverà un minimo di sostegno ai nostri pensionati, coloro che, peraltro, stanno pagando maggiormente in termini di umani e sociali, sia sul versante delle vittime che di quello del distanziamento fisico e personale, l’emergenza Covid-19, dall’Inps fanno sapere quali sono i numeri del primo trimestre sull’universo pensioni. Nei primi tre mesi dell’anno, le pensioni liquidate sono state poco più di 157mila, quasi 18mila delle quali sotto forma di assegno sociale. L’importo medio è di poco superiore a 1.100 euro, più alto per il lavoro dipendente (1.445 euro). Circa la metà delle pensioni è andata ai lavoratori dipendenti. Molto indietro i lavoratori agricoli, con un assegno medio di 737 euro, e, soprattutto, i parasubordinati. I quasi 8mila pensionati fra i cococo percepiranno un assegno mensile di appena 255 euro; considerando che la gestione separata è, per così dire, una invenzione relativamente recente, è facile immaginare che l’assegno sia aggiuntivo e non esclusivo, perché altrimenti si porrebbe una reale questione di sopravvivenza. L’importo medio per i lavoratori autonomi è di poco superiore a 900 euro, con artigiani e commercianti che salgono intorno a 1.050 euro. I pensionamenti anticipati sono stati in totale, fra tutte le categorie, 55mila, di cui circa 35mila nel lavoro dipendente. Oltre 40mila, infine, le pensioni ai superstiti, mentre le invalidità ammontano a 7.500.