Il Mes continua a dividere la politica italiana, con l’opposizione che chiede ulteriori chiarimenti sul tema al premier Giuseppe Conte, dopo le posizioni più morbide espresse da quest’ultimo nelle ultime ore, probabilmente anche per placare le liti interne alla maggioranza, tra Pd e M5s. Mentre il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, intervenendo ad Agorà su Rai3, esclude per il momento il ricorso dell’Italia al Mes, il leader della Lega, Matteo Salvini, chiede che il Parlamento possa discutere e votare sulla questione. «Stiamo parlando di MES da settimane – ha spiegato parlando a RTL 102.5 – e vi pare normale che il Parlamento italiano non possa votare nemmeno mezza cosa per dire a Conte “vai a dire questo o quest’altro”? Secondo me, è uno strumento pericoloso per il nostro futuro, però vorrei che il Parlamento votasse, se poi il Parlamento vota “Viva il Mes” in democrazia funziona così». Per Salvini, insomma, è sbagliato che Conte, prima di un vertice europeo fondamentale, si presenti in Parlamento solo per un’informativa: «Noi vogliamo fare solo il nostro lavoro come fanno in tutti gli altri parlamenti europei». Concetto poi ribadito successivamente, in conferenza stampa: «Chi andrà a Bruxelles senza mandato del Parlamento è al di fuori della legge. Mi aspetto che dai piani alti qualcuno faccia rispettare la legge Moavero». Da Bruxelles arrivano le scuse all’Italia da parte di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. «Non si può superare una pandemia così rapida e di queste dimensioni, senza dire la verità. La verità su tutto: i numeri, la scienza, le prospettive, ma anche sulle nostre azioni. Sì, è vero, nessuno era davvero pronto per questo. È anche vero – ha ammesso la presidente dell’esecutivo UE – che troppi non sono arrivati in tempo quando l’Italia aveva bisogno di una mano, all’inizio. E sì, per questo è giusto che l’Europa nel suo insieme offra sincere scuse. Ma chiedere scusa ha valore solo se si cambia comportamento. La verità è che non ci è voluto molto prima che tutti si rendessero conto che dobbiamo proteggere noi stessi e proteggerci a vicenda». «La presidente Ursula von der Leyen oggi si è scusata con l’Italia, ammettendo che molti paesi all’inizio della pandemia non sono stati presenti quando abbiamo avuto bisogno di aiuto. Le sue parole rappresentano un importante atto di verità, che fa bene all’Europa e alla nostra comunità – è il commento su Facebook del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio –. Adesso l’UE abbia il coraggio di difendere e tutelare tutti i popoli. Serve un’Europa più solidale. In corso c’è una delle trattative più importanti della nostra storia. Difendendo l’Italia, difendiamo anche l’integrità dell’UE».