Crimi: «Il Pd mette in discussione la linea del governo»

Sul Mes la linea governativa non è univoca. «L’Italia non farà mai ricorso al Mes: noi Cinquestelle non potremmo mai accettarlo», ha ribadito il capo politico del Movimento 5 stelle, Vito Crimi, al Fatto Quotidiano. Chiarissimo. Gli alleati di governo la pensano diversamente, però. E Crimi non ne fa un mistero: «Mi stupiscono le parole del Pd, perché mettono in discussione la linea del governo e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha espresso la necessità di altri strumenti contro la crisi» sanitaria. «Accettando il Mes, l’Italia metterebbe un’ipoteca sul suo futuro», ha sottolineato Crimi, ribadendo che «il Mes senza condizionalità non esiste». Dichiarazioni che potrebbero trovare l’appoggio della Lega – il leader leghista Matteo Salvini ha paragonato il Mes ad uno «strozzino» –, ma non quello del Partito democratico (favorevoli al Mes anche Italia viva e Forza Italia): «Non condivido questa ostinazione terminologica», ha replicato il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, interpellato da Repubblica. «Il Fondo salva-Stati ora è un’altra cosa, è una opportunità da cogliere, anche se bisogna continuare a insistere sui coronabond». Pur ammettendo di avere «difficoltà a comprendere la posizione del M5s», che in quanto «membro della maggioranza dovrebbe andare orgoglioso e sostenere questo enorme passo avanti che è stato fatto sul Mes», Marcucci non ha espresso preoccupazioni sulla tenuta della maggioranza.