Molte domande anche sui congedi parentali, meno sul contributo baby-sitting

Il bis è andato meglio dell’apertura, senza esagerare, però, perché, a conti fatti, il sito dell’Inps continua a presentare delle sofferenze evidenti, soprattutto in certe fasce orarie. Dopo il crack del primo giorno, in queste ore sono pervenute oltre due milioni e mezzo di domande complessive all’Istituto previdenziale, chiamato a gestire, come ormai noto a tutti, le misure messe in campo dal decreto Cura Italia. Insomma, uno sforzo oggettivamente importante, sul quale si riflettono però le contraddizioni dello stesso decreto legge 18/2020 e i mancati investimenti sulla struttura, chiamata ad affrontare il tutto sulla base delle forze che normalmente ha in campo. Tornando ai numeri, due milioni e 100mila domande arrivano per il bonus da 600 euro, che interessa diverse categorie di lavoratori, ma non ancora gli oltre 220mila dello sport per i quali manca il decreto attuativo che dovrebbe firmare il ministro Roberto Gualtieri. 184mila, invece, le domande di accesso ai congedi parentali, opzione largamente più utilizzata rispetto al bonus per la baby-sitter: i 600 euro, mille per i lavoratori della sanità e dei comparti sicurezza e difesa, sono stati richiesti da poco più di 20mila persone. Attenzione, però: una parte delle domande sui congedi parentali e il bonus baby-sitting potrebbe essere rigettate, in quanto sono previste condizioni molto stringenti per il loro utilizzo.