Di cui 11,5 miliardi solo nel commercio, nel turismo e nella ristorazione. L’impatto del coronavirus

A causa del coronavirus, e delle misure adottate dal governo italiano per contenere il contagio, le nostre imprese hanno già perso ricavi per 18 miliardi di euro. È quanto emerge da una stima fatta dalla Confesercenti nazionale, secondo cui solo nei settori del commercio, del turismo e della ristorazione le perdite ammontano a ben 11,5 miliardi. Si tratta di uno shock, spiega l’associazione di categoria, e per arginarlo è necessario «agire sulla leva del credito, ma i meccanismi di agevolazione ai prestiti messi in campo dal Cura Italia non stanno funzionando». «La sospensione delle attività – sottolinea però la presidente di Confesercenti., Patrizia De Luise – è necessaria per vincere il contagio, e la salute pubblica rimane la priorità», tuttavia, spiega, bisogna «sostenere le imprese con un’iniezione rilevante di liquidità, per permettere loro di far fronte all’azzeramento dei ricavi e agli obblighi nei confronti di fornitori e dipendenti». Intanto arriva un allerta anche per il lusso e la moda: secondo un rapporto realizzato da Bain & Company, nel primo trimestre del 2020, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, il fatturato del settore potrebbe aver registrato una contrazione del fatturato globale compreso tra il 25 ed il 30%. Alla fine dell’anno, secondo lo scenario intermedio, il mercato della moda potrebbe ritrovarsi a fare i conti con un calo del 22-25%, pari a 60-70 ,miliardi di euro, con probabili effetti negativi anche sull’anno a seguire.