«Se non sarà all’altezza, perderà la fiducia dei cittadini europei»

«È una sfida storica per l’intera Europa». A ribadirlo è stato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Pais. La speranza è che qualcuno, a Bruxelles, recepisca il messaggio. Stiamo giocando «una partita storica», diversa dalle sfide affrontate fino ad ora. Non è la crisi economica, «che ha toccato alcuni Paesi meno virtuosi di altri». Il virus è un avversario più “democratico”, purtroppo: può colpire chiunque. Nessuno escluso. «Qui non c’è una distinzione che ha che fare con i sistemi finanziari», ha rimarcato il premier. «Questa è una crisi sanitaria che ha finito per esplodere in campo economico e sociale. È una sfida storica per l’intera Europa. E spero davvero, con un forte spirito europeo, che sappia affrontare questa situazione», ha proseguito. L’attuale situazione non rientra nell’ordinario: per contenere il contagio, i governi hanno introdotte misure restrittive, limitato la libertà di movimento dei cittadini – secondo l’Afp, nel mondo, quattro cittadini su dieci sono costretti a stare a casa (si veda la pagina di Società) – e l’Ue non deve vanificare questi sacrifici: «Stiamo limitando i diritti costituzionali dei nostri cittadini e l’Europa deve reagire evitando tragici errori». Per ora, purtroppo, «alcuni Paesi non comprendono le forti restrizioni che questa emergenza produrrà nella sfera economica», ha aggiunto il premier, sottolineando che «l’Italia e la Spagna sono le più esposte al momento, ma lo saranno tutti. Anche quei Paesi ragionano con uno sguardo vecchio, superato. Un’ottica inadeguata per questa crisi». Che fare? Conte sostiene che per superare la crisi economica scatenata dal coronavirus occorre «uno strumento di debito europeo comune». Questa è la sola richiesta dell’l’Italia che «non chiede di condividere il debito pubblico accumulato». «Tale debito rimarrà in capo a ciascun Paese», ha precisato il premier. «Se l’Ue non è all’altezza della sua vocazione e del suo ruolo in questa situazione storica, i cittadini avranno più fiducia in essa o la perderanno definitivamente?», ha concluso Conte.