Il nuovo Dpcm lascia aperte ancora molto attività produttive e commerciali

Alla fine è arrivato il decreto che dovrebbe chiudere il Paese; dovrebbe, ma in realtà, non è così perché le maglie sul versante delle attività produttive ed economiche continuano ad essere molto ampie. Il decreto del presidente del consiglio dei ministri appena pubblicato in gazzetta sospende tutte le attività produttive e industriali ad eccezione di quelle indicate nel corposo allegato 1, dove sono elencate in tutto 80 tipologie di attività produttiva e economica, dai trasporti alla sanità, dal chimico farmaceutico agli impianti a ciclo continuo, dai supermercati agli alimentari. Le attività produttive sospese possono proseguire in modalità agile, laddove chiaramente possibile. Spetta ai prefetti ricevere le comunicazioni e prevedere la possibilità per le attività produttive di continuare ad operare, nel rispetto del protocollo del 14 marzo (distanza interpersonale, pulizia e sanificazione), mentre le altre hanno tempo fino al 25 marzo per fermare le attività.