Sul versante ammortizzatori sociali, la procedura «è consolidata e semplificata»

L’Inps ha provato a rassicurare i milioni di italiani che puntano sul decreto legge Cura Italia per avere un primo, parzialissimo ristoro per gli enormi disagi che sta creando l’emergenza coronavirus nel nostro Paese. Con un comunicato stampa, l’Istituto presieduto da Pasquale Tridico ha fatto sapere di essere pronto ad affrontare la mole di impegni che il provvedimento urgente gli ha affidato. A conti fatti, l’impegno in termini finanziario è di dieci miliardi di euro per una platea potenziale che l’Inps quantifica in undici milioni di unità, un numero che, peraltro, potrebbe anche aumentare, se il Parlamento vorrà, come si spera, prendere in considerazione alcune categorie di lavoratori, si pensi ad esempio al lavoro a domicilio o agli agenti di commercio che al momento sembrano esclusi dai benefici previsti. Con riferimento agli ammortizzatori sociali, l’Inps parla espressamente di procedura consolidata ed ulteriormente semplificata. Tradotto vuol dire che la modulistica dovrebbe restare la stessa, mentre sul versante della semplificazione si guarda principalmente alla relazione con il sindacato da svolgersi in via telematica entro tre giorni dalla data della comunicazione preventiva. Si ricorda che sono tre le vie perseguibili, sempre con la medesima durata di nove settimane: l’accesso alla cassa integrazione ordinaria, all’assegno ordinario o alla cassa in deroga, a seconda del tipo di datore di lavoro.