In riduzione la Cgis e, soprattutto, la Deroga, che ora è destinare a salire
In attesa di capire cosa succederà fra marzo ed aprile in ragione delle drammatiche conseguenze sul mondo del lavoro e produttivo dell’emergenza Covid-19, l’Inps fa sapere quale è la tendenza in corso sul versante degli ammortizzatori sociali. A febbraio, l’Istituto previdenziale, che, come noto, gestisce anche molte voci tipicamente assistenziali, cosa che da sempre genera delle incomprensioni intorno alla lettura del bilancio, ha autorizzato un numero di ore di cassa integrazione ordinaria maggiore rispetto al mese di gennaio e allo stesso mese del 2018 e del 2019. A febbraio, la cassa ordinaria – che poi sarà lo strumento più utilizzato per far fronte all’emergenza Covid-19 – ha segnato 10 milioni e 670mila ore autorizzate, un milione e 200mila in più rispetto a gennaio. Soprattutto due milioni in più del 2019 ed un milione in più del 2018, a dimostrazione di come già si stavano facendo sentire gli effetti della crisi pandemica partita dalla Cina. In calo, invece, la cassa straordinaria, con le ore autorizzate all’incirca allo stesso livello della cassa ordinaria. Nel caso della Cigs, la riduzione è molto più marcata su base annua. Crollo invece per la cassa in deroga, a causa soprattutto delle modifiche normative, con il passaggio di molte aziende al Fondo di integrazione salariale presso l’Inps o ai fondi bilaterali di solidarietà che hanno iniziato ad operare da qualche tempo.