Una nuova rivista per la battaglia culturale

E’ nato “Il Guastatore”, una nuova rivista di approfondimento politico-culturale con cadenza bimestrale che si pone l’obiettivo di riempire di contenuti il nuovo polo sovranista. Un ritorno alla carta stampata, con distribuzione tramite abbonamento e una rete di librerie in tutta Italia, per la necessità di fare del giornale uno strumento di dibattito per una vasta area troppo spesso incapace di fare sintesi fra le mille anime che la caratterizzano. Nessun preconcetto, tante idee a confronto, spesso in contrasto tra loro nel segno delle riviste delle Avanguardie artistiche-letterarie di inizio Novecento quando i botta e risposte tra assoluti geni del giornalismo italiano contribuirono alla formazione culturale e non solo del nostro Belpaese. “Il Guastatore” si presenta ai lettori con una prima parte dedicata ad un focus su un tema centrale e una seconda più slegata e ricca di contributi su tematiche che vanno dal cinema allo sport alle recensioni librarie e alle riletture dei classici senza tempo ed età. Dopo aver discusso dei mille rivoli della destra italiana, europea e occidentale nel numero di esordio, il secondo numero della testata pone al centro della discussione il ruolo dello Stato nell’era della globalizzazione. A dare man forte alla rivista diretta da Clemente Ultimo e coordinata da Luca Lezzi tante firme storiche da Miro Renzaglia a Giorgio Ballario, oltre che Gennaro Malgieri, Augusto Grandi, Mario Bozzi Sentieri e un’agguerrita pattuglia di trentenni con alle spalle già importanti lavori di ricerca e pubblicazioni in ambito universitario, tra i quali Mario De Fazio, Francesco Carlesi e Guido Santulli. Il nome della rivista rievoca i guastatores delle legioni romani che mostrarono fin dal primo momento la loro duplice abilità: distruttori di opere ed apprestamenti nemici e costruttori di infrastrutture strategiche e ricoveri per i legionari. Ed è questo doppio ruolo che, metaforicamente, gli ideatori vorrebbero caratterizzasse lo spirito e l’agire della rivista, pronta a demolire i mostri sacri edificati sull’ipocrisia del politicamente corretto e della narrazione omologata, non in un anelito nichilista, quanto, piuttosto, come presupposto per costruire una discussione libera ed aperta sui temi fondamentali del nostro tempo. Nella convinzione che solo il confronto fondato su solide basi culturali e senza falsi tabù possa favorire la crescita dell’individuo e della comunità in cui vive ed opera. Quella che si profila all’orizzonte è una Kulturkampf – una battaglia culturale – tra opposte visioni del mondo, uno scontro da cui ogni buon “guastatore” non può chiamarsi fuori. Per maggiori informazioni è possibile visitare i siti www.edizionireazione.it e www.ilguastatore.it, blog d’attualità, quest’ultimo, che affianca la pubblicazione cartacea.