Orlando (Pd): «In questo momento bisogna occuparsi dei cittadini che non hanno trovato in questo provvedimento delle risposte»

Nel giorno in cui il governo approva il decreto da 25 miliardi “Cura Italia” – il primo di una serie di interventi, viene assicurato, che prevede misure per sanità, famiglie e imprese («Possiamo parlare di modello italiano, l’Europa ci segua», afferma a tale proposito il premier Giuseppe Conte) – non mancano le polemiche, a conferma di una maggioranza divisa pure a fronte dell’emergenza sanitaria. Protagonisti, neanche a dirlo, il presidente del Consiglio e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. «Le misure che il governo approva sono un primo passo. Ma serve molto altro, a cominciare dallo sblocco dei cantieri con il Piano Shock», scrive Renzi nella sua e-news. Ma si sa che c’è molto più di questo, come lo stesso Conte non ha negato nell’intervista concessa oggi al Corriere della Sera: «Sono sorpreso di cogliere un ex premier, che ha rappresentato l’Italia nel mondo, parlar male del governo italiano all’estero, nelle tv e nei giornali americani e tedeschi. Ma io non commento. Lascio che lo giudichino gli italiani». Del resto, afferma lo stesso presidente del Consiglio nell’intervista, sarà questo il periodo più a rischio poiché non è stato ancora raggiunto il picco della diffusione del virus, ragione per cui ci aspetteranno settimane ancora molto dure e molto difficili. Scrive sul suo profilo Facebook il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando: «Nelle prossime ore si scatenerà la gara del più uno. Di quelli che dicono che bisogna fare di più, che si deve spendere di più, di quelli che faranno promesse mirabolanti. Chi fa queste promesse, ovviamente, non è tenuto a dire dove reperire le risorse. Io credo che in questo momento bisogna, invece, occuparsi dei cittadini che non hanno trovato in questo provvedimento delle risposte». Rilievi importanti giungono dall’opposizione, con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che sottolinea: «Il decreto coronavirus del governo sospende per due mesi ogni obbligo ai percettori di reddito di cittadinanza come la disponibilità al lavoro o svolgere attività di servizio alla collettività pressi i Comuni. Ma non sarebbe stato meglio utilizzare questa numerosissima forza lavoro (circa un milione di persone già pagate dallo Stato) per attività di sanificazione delle città come già proposto da FDI?». Dalle Regioni si chiedono misure più incisive. Mentre c’è il via libera allo stop sui collegamenti con la Sicilia dopo l’allarme lanciato dal presidente Nello Musumeci, il governatore del Veneto, Luca Zaia, chiede di inasprire i provvedimenti già in atto: «È necessario inasprire le misure restrittive previste dal decreto della scorsa settimana: quindi bisogna andare alla chiusura dei centri commerciali la domenica e soprattutto stop alle passeggiate nei parchi cittadini».