La chiusura dei collegamenti libera 370mila posti prima coperti da stranieri

Coldiretti lancia l’allarme, ma, a ben vedere, si tratta di posti di lavoro che si liberano in maniera inattesa e che potrebbero essere facilmente occupati, ad iniziare magari dai percettori del reddito di cittadinanza. Gli effetti dell’emergenza coronavirus rischiano, infatti, di farsi sentire pesantemente in agricoltura, in particolare sul fronte dei lavori stagionali, oggi spesso coperti da lavoratori immigrati. Si tratta, secondo Coldiretti, di 370mila posti di lavoro, disponibili progressivamente da oggi alle prossime settimane, fino ad arrivare all’estate. Coldiretti ha anche provato a mappare le esigenze, evidenziando come le esigenze maggiori si concentrino soprattutto in quindici province, fra cui Bolzano, Verona, Foggia, Latina, Trento e Cuneo, mentre per quanto riguarda i prodotti si va dalle fragole ai kiwi, dagli ortaggi coltivati all’aperto o in serra ai vari frutti da albero di stagione, passando per i pomodori e finendo con l’uva.