Prospettive economiche al ribasso per l’emergenza sanitaria, il Paese ha chiuso il 2019 con diversi segni “meno”

Alla sfida legata all’emergenza coronavirus l’Italia si presenta economicamente molto indebolita. È quanto emerge, in sostanza, dall’ultima nota mensile dell’Istat, in cui l’istituto di via Cesare Balbo spiega che l’economia italiana si affaccia ad una fase di forte instabilità internazionale – con prospettive caratterizzate al ribasso per l’emergenza sanitaria in corso – con livelli di attività che, nell’ultimo trimestre del 2019, hanno mostrato diffusi segni di flessione. Basti pensare che nell’ultimo trimestre il Prodotto interno lordo italiano è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda invece i primi dati macroeconomici del nuovo anno, l’Istat ricorda che i dati di gennaio relativi al mercato del lavoro «confermano i segnali di contrazione dei livelli di occupazione rilevati a dicembre, con una diminuzione degli occupati e un aumento dei disoccupati e degli inattivi». Debolezza è stata rilevata anche per i consumi: sempre oggi l’Istituto nazionale di statistica ha diffuso i dati relativi alle vendite al dettaglio di gennaio. Secondo le rilevazioni l’indice è rimasto pressoché stabile rispetto a dicembre, riportando una variazione nulla in termini di valore ed appena un +0,1% in volumi. Crescita quasi nulla anche a livello trimestrale: nel periodo novembre 2019-gennaio 2020 le vendite sono aumentate di un decimo di punto in valore e di tre decimi in volume. Diverso il discorso a livello tendenziale. Rispetto ad un anno l’Istata indica un +1,4% e un +1,3% in volume.