D’Inca: Rinvio opportuno, per garantire un’informazione adeguata

Una decisione sarebbe stata presa entro oggi e così è stato. Secondo quanto si apprende dalle principali agenzie di stampa, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, previsto per il 29 marzo. Al momento, non è stato (ancora) comunicato a quando. Il governo ha tempo fino al 23 marzo per stabilire una data. Di tempo, quindi, ce n’è, anche se non moltissimo. Probabilmente verrà scelto un giorno il 17 o il 24 maggio. Vedremo. Il rinvio è stato deciso per contenere la diffusione del nuovo coronavirus, evitando gli assembramenti di persone. A questo si aggiunge anche la necessità di garantire il regolare svolgimento della campagna referendaria, cosa, al momento, impossibile, considerando che eventi pubblici e comizi sono vietati. Tra le forze politiche favorevoli allo slittamento, c’è anche la Lega – contraria, invece, Forza Italia –, la cui posizione era stata espressa dal suo leader Matteo Salvini: «Vedo complicato fare una campagna elettorale referendaria normale, con zone isolate e cittadini in quarantena. Questo percorso mi sembra impraticabile, e lo dirò al presidente della Repubblica», aveva detto, poco prima di incontrare il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il 26 febbraio.