6mila esuberi in Unicredit, altri 1.100 in meno in BancoBpm: e non si ferma

Parlare di confronto in salita è quasi un eufemismo, una sorta di foglio di fico per mascherare qualcosa che in realtà neanche esiste in concreto. Il settore del credito, che ha già subito pesantissime ristrutturazioni che hanno portato alla chiusura di migliaia di filiali e soprattutto al taglio di decine di migliaia di posti di lavoro, si prepara a vivere un’altra pesantissima stagione sul versante occupazionale. Unicredit, infatti, non sembra particolarmente stimolata ad aprire una trattativa con i sindacati di categoria sul piano industriale che prevede 6mila esuberi e la chiusura di 450 filiali, un aspetto, quest’ultimo, sottovalutato, ma che potrebbe portare un certo numero di lavoratori a doversi licenziare volontariamente, se ricollocati in altre città a causa della chiusura della propria sede. Intanto, anche BancoBpm annuncia che taglierà 1.100 posti di lavoro, possibilmente con prepensionamenti, e la chiusura di quasi 200 filiali sul territorio.