Indice PMI in calo a 48.7 punti

Sono diciassette mesi consecutivi che l’attività del settore manifatturiero appare in contrazione a causa della riduzione della produzione e dei nuovi ordini. A febbraio, spiega IHS Markit che attraverso l’indice PMI misura mensilmente l’andamento del settore, la produzione è diminuita ad uno dei tassi più veloci dell’attuale sequenza di contrazione di 19 mesi, mentre i nuovi ordini si sono contratti leggermente. Pesano anche le performance della domanda estera, con le esportazioni che hanno registrato il decimo calo mensile consecutivo. Nel dettaglio, nel mese considerato l’indice PMI è sceso a 48.7 punti dai 48.9 del mese precedente. Il trend che sta interessando il settore si sta ovviamente ripercuotendo sul mercato del lavoro, con le imprese che negli ultimi dieci mesi hanno ridotto la propria forza lavoro: «i tagli riportati – si legge nel comunicato -, pur risultando lievi, sono stati più veloci rispetto a gennaio e allo stesso tempo, continua a diminuire la pressione sulla capacità, con il lavoro inevaso che è calato per il ventitreesimo mese consecutivo». Commentando l’andamento dell’attività del settore manifatturiero, Iewis Cooper (economista di IHS Markit) ha spiegato che «con il declino annuale del 3.4%, dello scorso dicembre, gli ultimi dati ufficiali hanno evidenziato la contrazione della produzione manifatturiera maggiore da fine 2018. I dati PMI di gennaio e febbraio hanno indicato l’ennesima riduzione che potenzialmente potrebbe avere un’entità maggiore, con nessun segnale di un’imminente ripresa».