«Ora è il momento della massima collaborazione con tutti. L’Italia ha ancora davanti ore difficili»

Conte stai sereno? Non proprio. Il piano di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, appare come un costante “stop and go”. Una polemica di qua, un abbassamento dei toni di là. E di sicuro l’emergenza sanitaria di questi giorni aiuta non poco la strategia renziana. Se soltanto ieri avanzava l’ipotesi di “governissimo” (idea che non dispiacerebbe al leader della Lega, Matteo Salvini, a patto però che l’eventuale nuovo esecutivo conduca il paese al voto in tempi certi), oggi è lo stesso ex presidente del Consiglio a chiedere, di nuovo, uno stop alle polemiche. Così affida il suo pensiero a Facebook: «Sesto giorno di Quarantena anche per la politica. Rinnovo l’invito a tutti, soprattutto agli amici di Italia Viva: non cadiamo nelle polemiche dei soliti noti o nei consueti retroscena interessati. Ora è il momento della massima collaborazione con tutti. L’Italia ha ancora davanti ore difficili sia a livello sanitario che a livello economico. A noi non interessa inseguire chi alimenta fake news e chi persino in queste ore trova il tempo per attaccarci. Ognuno si diverte come crede». Per poi aggiungere: «Noi invece dobbiamo essere disponibili con tutti, governo e Regioni, aziende e associazionismo, per dare una mano. Tornerà il tempo per discutere di scelte politiche. Oggi è il momento della massima solidarietà. Tutti insieme dalla parte di chi soffre per gli effetti della malattia, di chi sta in prima linea negli ospedali, di chi è in crisi per la cancellazione di ordini, prenotazioni e fatturato. Zero polemiche, zero gossip, zero divisioni: tutti insieme». Insomma, non è una trattativa di pace con Giuseppe Conte, ma appena una tregua, legata peraltro all’eccezionalità del momento. Che però, da un punto di vista dialettico, sta prendendo tutt’altra direzione. Dal panico, infatti, si vuole passare adesso alle rassicurazioni. Ieri da Napoli, dove ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron, il premier ha invitato i cittadini a non avere paura. Concetto poi ribadito anche da altri esponenti della maggioranza. Chi non rinuncia invece alle polemiche è Luigi Di Maio, che non risparmia frecciate alla Lega. «Giorni fa – ha affermato a margine di un convegno a Pomigliano d’Arco – diceva “chiudiamo tutto” per il coronavirus. Ora dice “apriamo tutto”. Detto da chi voleva chiudere Schengen denota una certa confusione nella Lega, non abbiamo bisogno di campagne elettorali sul coronavirus». Un invito alla responsabilità, infine, è giunto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «La conoscenza aiuta la responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni».