Coronavirus: non solo emergenza sanitaria, ma anche economica: per il governatore Bankitalia l’impatto sul Pil potrebbe essere di oltre lo 0,2%

Sembra brutto trattandosi di emergenza sanitaria, ma i conti sugli effetti del corona virus in termini di Pil, quindi di crescita che nel nostro Paese è già scesa dello 0,3% nel quarto trimestre 2019, bisogna pur farli. Secondo il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato da Bloomberg a Riad a margine dei lavori del G20, l’impatto del coronavirus, e delle drastiche misure prese per ridurre il rischio contagi, sul Pil dell’Italia potrebbe essere di oltre lo 0,2%, mentre a livello globale se non si vedranno rapidamente gli effetti di una ripresa a V bisognerà agire in modo coordinato. Nonostante la rassicurante attenzione del G20 al problema, Piazza Affari rischia un’ondata ribassista legata al boom di nuovi casi a livello globale: a metà mattinata perdeva il 4,74%. Si tratta in realtà del secondo ribasso: anche venerdì scorso la Borsa (Mib -1,22%) se n’è verificato uno, causato non direttamente dal coronavirus ma dal peggioramento dell’economia causato dall’allarme e dalla psicosi, in particolare, nel settore dei servizi. La chiusura delle attività commerciali, il blocco dei viaggi, la cancellazione degli spettacoli ha aumentato le possibilità che l’economia possa impantanarsi. Altri analisti vedono più nero di Visco e parlano di sicura recessione tecnica anche se momentanea e non si fa fatica a credere loro visto che il Nord è praticamente in quarantena e che a fermarsi è la locomotiva d’Italia. Basti pensare a quanto dichiarato dal presidente di Fiavet-Confcommercio, Ivana Jelinic: «Molti italiani stanno cancellando e non confermano viaggi già predisposti per l’estate o addirittura dopo l’estate, magari verso mete esotiche e stanno disdicendo vacanze anche per le festività pasquali, in Italia e all’estero». Federturismo ha scritto al Presidente del Consiglio chiedendo lo stato di crisi per il settore, mentre Cna Turismo ha chiesto la convocazione urgente del tavolo di crisi sul turismo promosso dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Nel frattempo si è mossa anche l’Ue: la Commissione Ue ha deciso di stanziare 230 milioni di euro per aiutare la lotta globale contro la diffusione del coronavirus, a supporto delle misure di preparazione dei Paesi, anche extra Ue, per finanziare la ricerca e permettere l’acquisto di materiale per favorire la prevenzione, lo hanno annunciato i commissari europei alla salute e alla gestione delle crisi, Stella Kyriakides e Janez Lenarcic.