Ad un nodo, se ne aggiunge un altro. Lo scontro è – sempre – sulla giustizia. Questa volta, però, a far discutere è un provvedimento sulle intercettazioni, in esame in Commissione Giustizia al Senato. Italia viva promette lealtà al governo. Sorprese dell’ultima ora non sono escluse, comunque.
«A scanso di equivoci. Noi votiamo la fiducia su DL intercettazioni come chiesto dal Governo», ha assicurato su Twitter il presidente dei senatori di Iv, Davide Faraoni. Ad un patto, però. Quale? Che il provvedimento non venga modificato, perché «per cambiarlo serve il consenso di tutti». «Chi forza a colpi di emendamento spacca la maggioranza. Sì fiducia, no provocazioni», ha aggiunto. Al netto dei toni, più morbidi rispetto a quelli usati nel confronto sulla riforma della prescrizione, un nuovo scontro all’interno della maggioranza c’è stato. Cosa lo ha scatenato? La decisione del senatore di LeU Pietro Grasso di presentare un emendamento che prevede la possibilità di utilizzare le intercettazioni anche per i reati per i quali non si sta indagando, purché siano reati per i quali è previsto l’utilizzo degli ascolti. Una cosa inaccettabile, secondo Italia viva. Il governo potrà contare sul sostegno di Iv, se il testo messo ai voti sarà quello approvato dal Consiglio dei ministri. O, in caso di modifiche, quest’ultime devono essere approvate da tutti.