I conti non tornano sul versante delle risorse per il contratto di lavoro

C’è chi, come la Ugl, aveva sollevato la questione già in audizione durante la discussione in autunno sulla legge di bilancio; c’è chi, invece, come Cgil, Cisl e Uil, aveva sperato che, in corso d’opera, le promesse si sarebbero tradotte in fatti concreti. La dura realtà, però, è che quanto stanziato continua a non essere sufficiente ad assicurare tutti gli obiettivi indicati, dal rinnovo dei contratti collettivi all’estensione dei permessi di paternità, dal pagamento della malattia alle carriere nel comparto difesa-sicurezza. La ministra della funzione pubblica, Fabiana Dadone, sta provando a mantenersi in equilibrio, ma, come per la collega al lavoro, Nunzia Catalfo, è costretta a fare i conti con la visione puramente ragionieristica del responsabile del dicastero dell’economia, Roberto Gualtieri. È in questo clima che si avvicina l’appuntamento del 19 febbraio sul memorandum d’intesa sul pubblico impiego, dove si incontreranno ministra e sindacati.