Con Air Italy messa in liquidazione è il tracollo del trasporto aereo, tanti gli allarmi rimasti inascoltati

Sul collasso industriale del sistema del Trasporto aereo italiano, nessuno può fare finta di “cadere dalle nubi”. Non ci bastava l’ennesimo commissariamento di Alitalia, ora anche la messa in liquidazione di Air Italy, seconda compagnia italiana. Su  quest’ultima «la tensione c’era ma non ci aspettavamo la messa in liquidazione da un giorno all’altro», ha dichiarato ieri il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, visto che giorni prima il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, nel richiedere un incontro urgente a Air Italy aveva invitato la società a sospendere ogni decisione, quando ormai l’ipotesi di liquidazione stava diventando realtà. Infatti gli azionisti, Alisarda con il 51% e Qatar Airways attraverso AQA Holding con il 49%, hanno deciso all’unanimità di mollare. Sindacati a parte, c’è qualcuno ancora che ascolta il Governo? L’incertezza sul destino di Alitalia si infittisce poi con l’inchiesta del dissesto Alitalia Sai Spa. La Guardia di Finanza di Roma che ha notificato ieri l’avviso di conclusione delle indagini (22 gli indagati, 21 persone fisiche e la stessa società), mentre la procura di Civitavecchia ha accusato tre ex amministratori delegati, Silvano Cassano, Luca Cordero di Montezemolo (già indagato dalla GdF) e Marc Cramer Ball, e al Cfo, Duncan Naysmith, di aver «dissipato»  quasi 600mila euro in cene di gala ed eventi. Negli anni e ancora negli ultimi mesi, non si contano più le richieste al Governo da parte dei sindacati di affrontare il progressivo declino del Trasporto aereo, ma, nell’attesa di una convocazione su un tema così spinoso per lo sviluppo del Paese, la messa in liquidazione di Air Italy è diventata realtà. Sotto indagine c’è un’intera classe dirigente, circostanza che dimostra alcune delle cause profonde dell’andamento fallimentare di un intero sistema, e non parliamo solo del Trasporto aereo. Tra gli indagati ci sono Luca Cordero di  Montezemolo e Roberto Colaninno, nonché l’ex commissario Enrico Laghi, a sua volta neo commissario liquidatore Air Italy, ma anche Jean Pierre Mustier di Unicredit e James Reginald Hogan. Tuttavia  se il “nuovo che avanza” e che siede al Governo chiede di accertare le «responsabilità politiche» dell’inchiesta Alitalia, sindacati e, soprattutto, sappiamo già dove si adrà a parare, mentre lavoratrici e lavoratori dovranno attendere ancora prima di vedere qualcuno non solo capace ma soprattutto intenzionato a mettere seriamente le mani sul tracollo di un intero sistema.