Si riduce nel 2019 la differenza di genere nell’incidenza infortunistica

Volendo cercare per forza un elemento positivo nel rapporto Inail sull’andamento infortunistico che si è appena concluso, bisogna andare a guardare  il calo degli infortuni in occasione di lavoro che scendono sotto la soglia delle 541mila unità (-0,3%). Per il resto, rimane l’impressione che si sta combattendo una battaglia impari, tanto che lo stesso Istituto assicurativo è arrivato ad affermare come il calo degli infortuni mortali sul lavoro non è rassicurante, in quanto sono diminuiti gli eventi plurimi, quelli che, purtroppo, portano alla morte di più lavoratori insieme, ma non i casi singoli in sé. Come se non bastasse, il numero appena fornito dall’Inail è, per così dire, meramente burocratico: è infatti soggetto a variazione, e sempre in aumento, nelle prossime settimane al termine delle verifiche investigative di rito. Fra gli aspetti maggiormente preoccupanti la crescita degli infortuni fra le donne, poco meno di 230mila, a fronte di un leggero calo nella componente maschile, quasi 420mila denunce. Riflessione a sé merita la questione delle malattie professionali: le denunce sono in costante crescita. Oltre 1.700 in più rispetto al 2019, per un totale che supera le 61mila unità. Circa 39mila denunce hanno riguardato le patologie del sistema osteo-muscolare a conferma della necessità di valorizzare le buone pratiche sull’invecchiamento attivo. Subito dietro le patologie del sistema nervoso.