Brusco stop alle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della sanità privata per il triennio 2016-2018. Una vertenza molto complessa che vede impegnate le federazioni di categoria delle confederazioni sindacali ormai da diversi mesi, con una alternanza di aperture e chiusure che sta gettando nello sconforto le migliaia di lavoratori dipendenti del settore, che attendono un vero rinnovo addirittura da circa 13 anni. Quando tutto sembrava volgere al meglio, l’ultimo scontro si è registrato sulla richiesta da parte datoriale di inserire nel contratto collettivo una clausola compromissoria, per effetto della quale l’azienda, in caso di intese regionali non soddisfacenti, avrebbe potuto non erogare tutto l’aumento contrattuale previsto dal contratto collettivo. In pratica, una sorta di contro-assicurazione per l’azienda nei casi in cui la regione dovesse incorrere in ritardi nei pagamenti o tagli alle risorse.