Pesa la performance delle vendite verso i mercati extra Ue

Brusca frenata delle vendite italiane verso l’estero a novembre, scese del 4,2% rispetto al mese precedente. Un calo, spiega l’Istituto nazionale di statistica, legato sia alle esportazioni extra Ue che a quelle verso i Paesi dell’Unione, ma che nel primo caso ha raggiunto l’8,1% mentre quelle verso l’Ue hanno registrato una diminuzione più lieve (-0,9%). Nonostante la flessione mensile, rimane in territorio positivo l’andamento trimestrale, con l’indicatore relativo all’export che fa segnare un +1,4% nel periodo settembre novembre 209 rispetto a quello immediatamente precedente. Al contrario, rispetto ad un anno fa le vendite risultano essere diminuite del 3,2%, riflettendo il calo del 3,7% che ha interessato quelle verso l’area extra-Ue e quello del 2,7% delle vendite verso i Paesi europei. Osservando il trend delle vendite verso i principali partner, si può notare come a contribuire negativamente al risultato dell’export totale siano state le vendite verso Stati Uniti (-10,5%), Spagna (-10,8%), Germania (-4,5%), Regno Unito (-8,7%) e Cina (-15,5%), mentre risultano in positivo quelle verso Svizzera (+11,4%), Francia (+2,5%), Giappone (+17,8%), Belgio (+9,2%) e Turchia (+13,3%). Per quanto riguarda invece l’andamento dell’intero 2019, il risultato messo a segno nei primi undici mesi lascia presupporre un aumento delle esportazioni rispetto al 2018. Tra gennaio e novembre, infatti, l’export è aumentato del 2,1%, riflettendo in particolar modo l’ottima performance realizzata dagli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, le cui vendite sono aumentate del 25,8%.