Slitta a domani la decisione sul referendum

«Mi aspetto che gli italiani possano scegliere, possano votare, che non venga loro sottratto questo strumento di democrazia che è il referendum». A dirlo il leader leghista, Matteo Salvini, commentando, durante un intervento a Bologna, la decisione, attesa per domani, della Corte Costituzionale sul referendum proposto dalla Lega sulla legge elettorale: il quesito chiede l’abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi. Lo scopo dei leghisti: adottare un maggioritario puro. «La legge elettorale non può essere chiusa in due stanze fra tre partitini che vogliono tornare al proporzionale per salvare la poltrona. Mi auguro che la consulta dia la parola al popolo», ha proseguito Salvini. Dopo aver ascoltato i pareri di quanti appoggiano il referendum – l’elenco comprende otto regioni: Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria – e di quelli contrari – presente all’udienza il capogruppo di LeU al Senato, Federico Fornaro, e le associazioni Attuare la Costituzione e il Coordinamento per la democrazia costituzionale –, i 15 giudici costituzionali avrebbero dovuto esprimersi oggi. Non lo hanno fatto, posticipando la decisione a domani.