Dopo la crisi che ha portato ad un passo dal fallimento, riparte la produzione

Più Natale di così è decisamente difficile. Dopo la grande paura, torna a splendere il sereno sui cieli di una cittadina nel Veronese, Giovanni Lupatoto, sede dello stabilimento di uno dei marchi storici della nostra industria dolciaria, la Melegatti. In queste settimane, hanno trovato una occupazione, oltre ai cinquanta dipendenti con contratto a tempo indeterminato, anche 150 lavoratori con contratto a termine, a dimostrazione di una rinnovata verve. Come si ricorderà, la Melegatti, che vanta una sorta di primogenitura sul pandoro, realizzato la prima volta nel 1894, è stata sull’orlo del fallimento per una serie di vicende molto personali all’interno della compagine societaria. Mesi vissuti sull’ottovolante, nei quali si sono palesati presunti compratori che, a conti fatti, non hanno fornito le dovute garanzie, almeno fino a quando non si è fatto avanti un imprenditore veneto, Roberto Spezzapria, che ha acquisito il marchio e ha voluto il figlio Giacomo alla guida della storica casa dolciaria, a conferma di quanto l’iniziativa fosse seria. Oggi, Melegatti è tornata a produrre grazie agli investimenti di Spezzapria, ma anche ai suoi dipendenti che, pure nei momenti peggiori, non hanno mai mancato di curare il lievito madre, alla base della qualità del pandoro veronese. La partita è appena iniziata e non sarà certo facile da giocare, vista la grande concorrenza nel settore dell’industria dolciaria.