Salvini: «Oggi stiamo vivendo un momento di sospensione della democrazia»

Tutto passa e tutto passerà, anche questa terribile Manovra, entro stasera ma i problemi restano, anzi aumenteranno. Questo il programma della giornata politica di oggi: nel pomeriggio voto alla Camera sulla Manovra, blindata, su cui il governo ha posto la fiducia. Consiglio dei ministri alle 18 e successivamente ci sarà un vertice di maggioranza per discutere il cosiddetto Salvo intese, in pratica tutte le questioni ancora aperte nel decretone Milleproroghe. Ricordiamo che la manovra vale circa 32 miliardi e che al voto di fiducia si è arrivati consumando l’ennesimo strappo nella maggioranza sulla revoca delle concessioni autostradali. Secondo il capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, «è una battaglia di civiltà», «serve giustizia per le vittime del ponte Morandi». Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è colui che, nella maggioranza,si è opposto più di tutti a una norma che ha giudicato degna di «un Paese sudamericano» con i suoi ministri hanno minacciato di non votare il testo. Lo strappo è stato fin troppo evidente ed è durato tutto il week end, da sabato a domenica. Quella di ieri è stata una giornata di intense e nervose mediazioni, correzioni. Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico, crede di poter gettare acqua sul fuoco, affermando che non si tratta di un primo passo verso la revoca, ma di un atto «che rende più forte la dimensione pubblica nei confronti dei concessionari». Ognuno può vederla come preferisce, ma resta il fatto che la manovra è stata blindata. Tanto che da far parlare il leader della Lega, Matteo Salvini, di «democrazia sospesa». Da una lunga intervista al quotidiano La Verità ha lanciato l’allarme: «Oggi stiamo vivendo un momento di sospensione della democrazia», «con dei silenzi preoccupanti di chi dovrebbe controllare», riferendosi così al Colle e spiegando che «il Parlamento viene espropriato della possibilità di intervenire, di correggere». E promette: «Faremo ricorso in tutte le sedi del caso, perché imbavagliare il Parlamento significa imbavagliare gli italiani». Non proprio allegra l’antivigilia di questo Natale.