L’ex ministro dell’Interno ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Verità

Il leader della Lega Matteo Salvini non crede di essere nel mirino di una “certa” magistratura. «Questi giudici non ce l’hanno con me, ce l’hanno con gli italiani», ha osservato in un’intervista a La Verità, commentando la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania, che intende processarlo per il caso della nave Gregoretti, con l’accusa di sequestro di persona. «Sarebbe un processo a milioni di italiani. Che sostengono il nostro operato, la chiusura dei porti e la difesa dei confini». Il processo non lo spaventa, perché, impedendo lo sbarco dei 131 migranti a bordo della nave, Salvini sostiene di aver fatto quello che doveva fare in quanto ministro dell’Interno: «Sarà una festa. Voglio vedere in faccia chi mi condanna a dieci anni di carcere perché ho fatto il mio dovere». In caso di condanna, il leader della Lega potrebbe – complice la legge Severino – essere estromesso dalla vita politica. Un’eventualità che non lo preoccupa: «Ci sarebbero un milione di persone pronte a raccogliere il mio testimone. Possono far fuori Salvini, ma dopo Salvini ce ne sono altri cento». Un messaggio ai vecchi alleati di governo: il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Sono persone piccole», ha detto. «Saremo in grado di dimostrare che quella scelta» sullo sbarco della Gregoretti «fu condivisa», sconfessando così quanto sostenuto proprio da Conte e Di Maio.