Le stime di Codacons e i numeri della CGIA: poca fiducia e tante tasse, perché spenderemo poco durante le feste

Quest’anno i consumi complessivi degli italiani in occasione delle feste natalizie saranno inferiori del 2% a quelli dell’anno scorso. A stimarlo è il Codacons, secondo cui il giro d’affari si fermerà intorno ai dieci miliardi di euro. Stando alle previsioni dell’associazione di categoria, infatti, la spesa pro capite per regali, addobbi per la casa, alimentari e altro sarà pari a circa 167 euro. Stando all’analisi una sforbiciata interesserà la spesa di prodotti di estetica e per la bellezza (-2%), quella in gioielli e bigiotteria (-3%) e quella in addobbi per la casa (-4,5%). In forte calo anche la spesa in abbigliamento (-5%) e in calzature (-7%). Crescite interesseranno invece la spesa in generi alimentari (+3%), in giocattoli (+2,5%) e in prodotti hi-tech ed elettronica (+2%). Secondo il Codacons il calo «si spiega col generale clima di sfiducia che imperversa tra i cittadini e che porta a contrarre i consumi anche in presenza di prezzi al dettaglio sostanzialmente fermi», a cui si aggiungo le scadenze fiscali di dicembre, che pesano non poco sulle tasche degli italiani. Secondo il punto fatto dalla CGIA di Mestre l’erario «troverà sotto l’albero un “regalo” da 42,9 miliardi di euro». Oltre al saldo dell’Imu e della Tasi, che peserà per 9,6 miliardi, il fisco incasserà 13,6 miliardi di euro dal pagamento delle ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti e altri 19,7 miliardi di euro dal versamento dell’IVA. Senza calcolare, ricorda l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese, che in alcuni Comuni proprio a dicembre cade il pagamento dell’ultima rata della Tari.