Alla fine, la spinta per l’occupazione potrebbe arrivare dagli enti locali

La conferenza Stato-Regioni ha infatti formalizzato uno dei punti principali sui quali si era battuto l’allora ministro Giulia Bongiorno ai tempi del governo giallo-verde, vale a dire lo sblocco del turn over nella pubblica amministrazione, comuni compresi. Ora, dopo una lunga gestazione, si comincia  fare sul serio, tanto che nei prossimi mesi potrebbe arrivare una vera e propria ondata di nuove assunzioni, quantificate in almeno 40mila unità. Un numero importante, dopo anni e anni di pesanti ristrettezze, ma che non è ancora sufficiente a coprire i disastri dei mancati adeguamenti delle piante organiche. Le inefficienze, vere o presunte, della pubblica amministrazione dipendono da tanti fattori, compreso il mancato ricambio generazionale che non ha permesso finora di integrare nella macchina pubblica tutte le nuove professionalità che sono emerse negli ultimi anni. Un fenomeno sul quale, peraltro, ha anche pesato negativamente la stretta partita con il governo Monti degli investimenti in formazione del personale già in servizio, che si è ritrovato a parlare di digitale senza avere le necessarie competenze.