Crescita ridotta del valore mediano delle retribuzioni orarie nel periodo 2014-2017
Gli stipendi non riescono a battere l’inflazione neanche quando questa è ai minimi termini. La conferma arriva dall’Istat, che ha appena dato alle stampe il rapporto sull’andamento della retribuzione oraria nel periodo fra il 2014 e il 2017. In questo arco di tempo, la retribuzione oraria è cresciuta dell’1,7% in totale, una crescita che peraltro si è concentrata quasi esclusivamente nel primo anno, visto che nel confronto con il 2015 l’aumento è stato dello 0,4% e con il 2016 dello 0,3%. Un rallentamento per molti versi ingiustificabile perché, se è vero che l’attenzione di tutti è rivolta verso i grandi tavoli di crisi, è pur vero che nello stesso arco di tempo molte aziende di settori diversi hanno segnato dinamiche positive. L’analisi dell’Istat prende a riferimento il valore mediano che continua ad essere il vero grande problema italiano, prima ancora del salario di ingresso sul quale, viceversa, si è concentrata l’attenzione del governo.