Il riconoscimento ottenuto dal Ciscos-Ugl all’Onu “è il raggiungimento di un obiettivo al quale non potevamo neanche sperare fino a qualche tempo fa, un obiettivo non scontato”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, intervenendo al convegno per celebrare il riconoscimento dello status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite.
”Oggi di strada ne è stata fatta tanta – ha aggiunto Capone – arriviamo addirittura ad avere un riconoscimento internazionale. Vogliamo incominciare a sognare una Ugl un po’ differente da quella che avevamo ereditato, immaginando l’Ugl con un futuro differente in tutto quello che non ci si aspetta da una organizzazione sindacale”. Per la presidente del Ciscos, Patrizia Conte del Ninno “è il coronamento di anni d’intenso impegno. Abbiamo organizzato missioni in Nigeria, Pakistan, Sri Lanka, Israele, Brasile, Senegal, Capo Verde, Spagna, Costa d’Avorio, Argentina, con due obiettivi principali: migliore l’esistenza dei più deboli, principalmente donne e bambini, e – ha aggiunto – intervenire a sostegno delle esigenze delle comunità italiane sparse nel mondo. L’ingresso nell’ECOSOC è un’ulteriore spinta per portare avanti altri importantissimi progetti
Presente al convegno, tra gli altri, anche il deputato leghista Claudio Durigon, che ha ricordato come “l’Ugl è una organizzazione che ha nelle sue corde il pensiero rivolto anche verso i paesi esteri. Queste sono le Ong che ci piacciono di più, che hanno una formula diversa rispetto a quello che vediamo nei giornali. Questa è una Ong che dà il proprio contributo dove c’è difficoltà per dare risposte nei territori. Oggi – ha spiegato Durigon – l’Ue non deve pensare a fare il patto di Malta non rispettato ma deve pensare a come aiutare le nazione nei loro territori. È da lì che si riparte, è da lì che dobbiamo trovare le soluzioni”.