All’Europarlamento, i sì sono stati 461. Salvini: «L’Europa o cambia o muore»

Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. I voti a favore sono stati 461, quelli contrari 157. Ottantanove gli astenuti. Questo significa – piccola curiosità – che la nuova Commissione ha ottenuto più consensi rispetto a quella di Jean-Claude Juncker che nel 2014 ne aveva conquistati 423. Una maggioranza «travolgente», l’ha definita von der Leyen, commentando l’ok del Parlamento. «Il fatto che oggi siamo in grado di avere un’ampia maggioranza stabile lo considero un voto a favore di un’agenda di cambiamento», ha aggiunto in conferenza stampa. Di cambiamento ha parlato anche il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo dopo il voto dell’Europarlamento: «L’Europa o cambia o muore, o ritorna cristiana o non è. La Lega è pronta a ricostruire, non a seppellire l’ideale europeo sotto metri di direttive sbagliate e di Mes». Chiarissimo. Cosa intende per cambiamento von der Leyen, invece? «Nei prossimi cinque anni, la nostra unione porterà avanti una trasformazione di società e economia, è la cosa giusta da fare e non sarà semplice». Secondo la presidente della Commissione Ue, l’economia dovrà puntare ad uno «sviluppo sostenibile», centrando gli obiettivi posti dall’Onu. Altro tema importante: i migranti. «L’Europa sarà sempre un riparo per coloro che hanno bisogno di protezione internazionale, ma dobbiamo far sì che coloro che non hanno il diritto di rimanere ritornino in patria», ha spiegato. Sulla Brexit – «Rispetteremo la decisione dei britannici» – e sulla lotta al cambiamento climatico, «una questione esistenziale per l’Europa».