In Italia c’è «la necessità di limitare i sussidi ai pensionamenti anticipati e di attuare adeguatamente il collegamento dell’età di ritiro alla speranza di vita». A dirlo è l’OCSE nel Rapporto annuale sui sistemi previdenziali, nel capitolo dedicato al nostro Paese. Secondo l’Organizzazione parigina, che è tornata a criticare Quota 100, introducendo la misura il Paese ha fatto «retromarcia rispetto alle recenti riforme». Ad oggi, spiega l’OCSE; l’età pensionabile in Italia è a 62 anni, più o meno due anni prima della media OCSE, di conseguenza la spesa per il sistema pensionistico, pari al 16% del PIL, è più alto che nel resto dell’area, per questo nel Rapporto l’OCSE invita il nostro Paese ad «aumentare l’età effettiva di ritiro dal lavoro».