Peggiorano i giudizi e le attese sulla situazione economica del Paese

A novembre l’Istat ha rilevato andamenti divergenti per gli indici di fiducia dei consumatori e delle imprese, con il primo che arretra di tre punti, toccando il livello più basso dall’agosto del 2017. Una calo, emerge dalle tabelle dell’Istituto nazionale di statistica, legate a quasi tutte le componenti, tranne quella personale che passa da 105,4 a 105,8. Il clima economico, infatti, è sceso da 127,2 a 116,3, quello corrente da 107,9 a 106,8 e quello futuro da 116,1 a 110,2. Entrando nel dettaglio dei giudizi e le attese degli italiani, si può osservare come si sia verificato un forte peggioramento di quelli sulla situazione economica italiana (da -57,5 a 70,5 rispettivamente per i giudizi e le attese) e un peggioramento dei giudizi sulla situazione economica della propria famiglia, da -22,4 punti a -27,3. Peggiorano anche le possibilità future di risparmio (da -23,5 a 29,4 punti). Variazione leggermente positiva, invece, per la fiducia delle imprese, passata da 98,9 punti a 99,1, legata solamente – spiega l’Istat – «ad un’evoluzione positiva dei giudizi e delle attese sugli ordini nel settore dei servizi e a giudizi sulle scorte che emergono in miglioramento sia nel settore manifatturiero sia nel commercio». A parte quello relativo ai servizi, che è rimasto stabile sui 99,6 già osservati ad ottobre, tutti i principali indici dei settori considerati dall’analisi si mostrano in calo:  l’indice che misura il clima di fiducia delle imprese manifatturiere è infatti sceso a 98,9 punti da 99,5, quello delle costruzioni è passato da 141,3 a 137,1, mentre quello del commercio è sceso a 108,2 punti dai 108,3 del mese precedente.