Il voto su Rousseau spacca il Movimento

«Credo che le decisioni importanti vanno prese con gli iscritti». A dirlo il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, rispondendo, durante L’aria che tira su La7, ad una domanda sul quesito sulle Regionali posto agli iscritti del M5s. «Gli iscritti del Movimento 5 stelle sono chiamati a votare sulla piattaforma Rousseau per decidere se il Movimento 5 stelle debba osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria». Una domanda alla quale sarà possibile votare fino alle 20 di oggi – al momento dell’uscita della Meta Serale il risultato è sconosciuto, quindi –, a diverse condizioni: bisogna essere iscritti al M5s da almeno sei mesi e con documento certificato. Indirettamente, però, Di Maio ha ammesso la sua preferenza, osservando che gli Stati generali sono fondamentali per il futuro del M5s mentre la campagna elettorale sottrarrebbe tempo prezioso per la loro organizzazione. Quindi meglio rinunciare alle Regionali, anche per evitare eventuali sconfitte. Qualora il M5s decidesse di correre alle elezioni, andrebbe con il Partito democratico? «Vogliamo presentarci da soli», ha replicato Di Maio. La decisione presa da Di Maio e da Grillo non è stata apprezzata da alcuni parlamentari ed esponenti del M5s. «Abbiamo il dovere di partecipare alle consultazioni amministrative» in Calabria, «anche se questo significa rischiare qualcosa», ha accusato il deputato Massimo Misiti. «Tutta questa operazione è una presa in giro inaccettabile e una umiliazione per tutti coloro che hanno dato l’anima per questo progetto», ha accusato invece la consigliera M5s in Emilia-Romagna, Silvia Piccinini.