Giù il titolo all’avvio dei mercati
General Motors ha annunciato oggi di aver intentato una causa federale contro FCA, ed alcuni ex dirigenti del gruppo, per una presunta corruzione pluriennale del sindacato statunitense United Auto Workers nel corso delle fasi di contrattazione salariale, recando di conseguenza un danno a GM. In una nota del colosso automobilistico di Detroit si legge che l’azione legale «intende rendere FCA responsabile del danno che le sue azioni hanno causato alla nostra azienda e garantire condizioni di parità in futuro». A dare manforte all’azione legale di General Motors, secondo quanto spiegato dal gruppo stesso, alcune ammissioni di colpa di ex dirigenti di FCA. Dal canto suo FCA ha smentito le accuse di GM, giudicando infondata la causa e spiegando che si tratta di «un tentativo senza basi di distogliere l’attenzione dalle sfide proprie di quella società». «Questa sconcertante manovra – si legge nel comunicato diffuso da Fiat Chrysler Automobiles – viene in un momento in cui FCA sta dimostrando di essere un concorrente sempre più forte e continua a creare importante valore per tutti i suoi stakeholders, implementando con successo la propria strategia di lungo periodo. Ciò comprende il suo piano di fondersi con PSA, che per parte sua ha completato con successo il risanamento delle attività europee che ha recentemente acquistato dalla General Motors». «FCA – si legge in conclusione – ha fiducia che prevarrà nel difendersi da queste accuse in tribunale e intende avvalersi di tutte le tutele disponibili in risposta a questa causa senza fondamento». Dura, intanto, la reazione dei mercati, con il titolo di FCA che in mattinata è arrivata a perdere anche il 3,9%, per poi riavvicinarsi alla parità.