Dombrovskis: «Servono misure, ma non subito»

La Commissione europea ha dato il via libera alla manovra italiana, ma allo stesso tempo avverte che – come per Belgio, Spagna, Francia, Portogallo, Finlandia, Slovacchia e Slovenia – il documento programmatico di bilancio del nostro Paese «comporta un rischio di non conformità con il Patto di Stabilità e di crescita nel 2020». Secondo la Commissione Ue la manovra «potrebbe comportare una deviazione significativa dai percorsi di aggiustamento verso il rispettivo obiettivo di bilancio a medio termine e anche l’inosservanza del parametro di riduzione del debito». Nel corso di una conferenza stampa il vicepresidente della Commissione Ue Vladis Dombrovskis ha poi invitato «tutti gli Stati a rischio di non rispetto del Patto a prendere le misure necessarie all’interno del processo nazionale di bilancio per assicurare che il bilancio 2020 rispetti le regole», specificando però di non chiedere misure immediate. «Le misure – ha detto – sono necessarie per tutti i paesi a rischio non conformità, ma per quanto riguarda i tempi rivaluteremo la situazione in corso d’anno, il momento successivo di valutazione dei bilanci è la primavera ventura». A rincarare la dose è stato il commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici, il quale ha ricordato che «l’Italia è il Paese che ha beneficiato di tutte le flessibilità del patto, abbiamo avuto un atteggiamento serio e rigoroso ma anche comprensivo. Bisognerà continuare a essere attenti al livello di debito pubblico italiano, l’effetto valanga non è sicuramente benefico per l’Italia né per l’integrità dell’eurozona, bisognerà affrontare i veri problemi dell’economia italiana che sono problemi strutturali».