Non è stata una grande trovata il colloquio con il Corriere della Sera

SOS: da oggi la manovra entra nel vivo. E così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo aver spiegato più volte alla pubblica opinione che la legge di bilancio del Conte bis non aumenta le tasse, ha pensato bene in un colloquio con il Corriere della Sera di rivolgere un appello ai partiti che in Parlamento rappresentano la maggioranza: «Sto lavorando con il ministro dell’Economia Gualtieri perché voglio ridurre ancora di più le tasse, come ad esempio quella sulle auto aziendali», «faccio un appello ai gruppi parlamentari di maggioranza a collaborare con il governo, perché tutti ci si impegni a raggiungere questo risultato. Completiamo l’opera e chiudiamo il cerchio, possiamo essere ancora più ambiziosi». Che bisogno avrebbe il premier di un Governo sorretto da una maggioranza di rivolgere un appello alla propria maggioranza per invitarla ad aiutarlo ad abbassare le tasse? Esiste davvero una maggioranza? Non le avevate già abbassate le famigerate tasse? Dovremmo casomai essere noi cittadini ad appellarci al Governo affinché non si venga più tartassati e spremuti come limoni. Ma si sa, tutto sta cambiando. Tuttavia seguendo il dibattito politico delle ultime settimane, ma soprattutto quello specifico sulla manovra, c’è da perdere la testa. Il bello è che, inconsapevole della confusione generata dall’appello di Conte e Gualtieri e che potrebbe generare a sua volta una qualsiasi reazione, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ci ha messo il carico da ’90 con la sua risposta: «Sento di poter accogliere l’appello del presidente Consiglio, che ha detto: dobbiamo fare di più sull’abbassamento tasse, è un obiettivo ambizioso però io ci sto. Dobbiamo ridurre le tasse aumentando il taglio degli sprechi, oggi pomeriggio ho una riunione con i ministri del movimento, abbiamo delle idee da mettere sul tavolo», ha detto Di Maio a Rtl. Altre domande sorgono spontanee: che Cosa avete fatto fino ad oggi, chi ha redatto e/o letto il testo in discussione in Parlamento? Sicuri che non sarebbe stato meglio parlarne al telefono o, ancora meglio, di persona? A questo punto, viene anche da pensare che lo “zoccolo giallo” del governo giallorosso si sia pentito di aver creato così tante tasse di scopo – sugar tax, plastic tax e tassa sulle auto aziendali – da non sapere più come fare a tornare indietro. In questo modo, però, diventa difficile davvero passare inosservati.