A questa domanda – il governo sopravvivrà fino alla fine della legislatura fissata per il 2023? –, il leader di Italia viva Matteo Renzi non offre una risposta rassicurante al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi ministri. «La scadenza della legislatura è il 2023 e spero che sia la stessa scadenza anche per il governo», ha detto, intervenendo a L’aria che tira, il programma televisivo in onda su La7, lasciando il dubbio che il suo partito possa far mancare il suo sostegno in Parlamento. Quanto è concreta questa possibilità? «Farei di tutto per evitare che il governo cadesse, ma in caso c’è la Costituzione», ha precisato subito dopo. Una rassicurazione sulla quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i suoi ministri non devono far troppo affidamento. Considerati i precedenti dell’ex segretario del Partito democratico. Renzi ha posto anche una condizione: «Per evitare che cada bisogna abbassare le tasse e aprire i cantieri». Di questo dovrà (necessariamente) tenere conto il governo, al lavoro sulla manovra. Ieri sera c’è stato un vertice di maggioranza proprio sulla manovra: secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, il premier Conte ha ricordato lo «sforzo incredibile» per trovare i 23 miliardi di risorse, necessari per evitare l’aumento dell’Iva. «Abbiamo delle volte dovuto operare delle mediazioni, oggi però vi invito tutti a considerare lo spirito di squadra anche nelle aule parlamentari» e a non stravolgere il testo della manovra perché «esprime un indirizzo politico di governo e quindi non può essere stravolto nei suoi contenuti essenziali».