Dopo una lunga traversata che ha visti impegnati i focal point nazionali – per l’Italia, è l’inail a coordinare tutte le attività, con un gruppo di lavoro nel quale sono presenti le Istituzioni interessate e le parti sociali, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per quella sindacale, oltre all’Anmil – è giunta a conclusione la campagna biennale promossa dalla Agenzia europea per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che ha sede a Bilbao, in Spagna. L’obiettivo della Agenzia è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ogni volta su di una tematica diversa, sempre però connessa al grande contenitore della salute e della sicurezza. La campagna che si sta chiudendo è stata così dedicata all’impiego di sostanze pericolose, mentre nel biennio precedente si era parlato di invecchiamento attivo e nella prossima si affronterà la questione della movimentazione manuale dei carichi. L’errore più grande è pensare che questi siano temi che interessano soltanto una parte dei lavoratori, nell’ordine gli occupati nel chimico, nei lavori faticosi e nei trasporti-logistica Ed invece,
anche l’ambiente più asettico, compreso un ufficio, presenta dei rischi importanti per l’uso di sostanze chimiche per le pulizie, con possibili allergie, per la posizione troppo spesso statica e per lo spostamento di pacchi, con disturbi muscolo-scheletrici. Non è un caso, quindi, che l’inail abbia voluto centrare l’attenzione, fra l’altro, su un settore come quello delle parrucchiere e delle estetiste, che occupa decine di migliaia di addetti, sovente privi di ogni minima conoscenza delle regole di base per ridurre i rischi sul lavoro.