Ancora segnali negativi dalla produzione industriale. A settembre, infatti, sia il confronto congiunturale che quello tendenziale hanno registrato flessioni. Male anche il confronto trimestrale e il risultato complessivo dei primi nove mesi. In particolare, rispetto ad agosto l’indicatore ha riportato un calo dello 0,4%, legato al -2% che ha interessato i beni di consumo durevoli, al -1% dei beni intermedi e al -1,1% dell’energia. Risulta invece in aumento la produzione di beni di consumo nel complesso, +0,7%, quella di beni di consumo non durevoli, +1,3% e quella di beni strumentali, +0,6%. A livello trimestrale si registra invece un calo dello 0,5%, con una variazione nulla della produzione di beni di consumo (+1,5% i durevoli e -0,3% i non durevoli), un -0,6% per quella di beni strumentali, un -1,2% per quelli intermedi e un +1% per l’energia. Risultato peggiore emerge poi dal confronto con lo stesso mese dello scorso anno: in questo caso l’Istat segnala un calo dell’indice generale del 2,1%, influenzato in particolar modo dal -2% dei beni strumentale e dal -5,2% dei beni intermedi. Più contenuta la diminuzione che ha interessato la componente energetica per la quale si osserva un -0,1%. A bilanciare all’insù l’indice è la produzione di beni di consumo, con un +1,2% (+1,2% sia per i beni di consumo durevoli sia per i non durevoli). Dalle tabelle emerge infine che la media del periodo gennaio-settembre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 riporta un calo dell’1%.