Oggi il leader della Lega ed ex vice premier del governo gialloblu, Matteo Salvini, dopo il bagno di folla di sabato scorso a Roma a piazza San Giovanni, dove ha riunito la «Coalizione degli italiani», ha affermato: «Mi domando, visto che tirano in ballo il Quirinale, quanto a lungo durerà il silenzio del Presidente Mattarella». Che il Conte Bis sia uno dei governi, di una lunga serie, meno voluti dal popolo italiano tutti lo sanno e dunque le liti in corso nell’attuale maggioranza, la manovra che si sta rivelando di giorno in giorno diversa da quanto promesso, rendono difficile immaginare che l’esecutivo giallorosso possa durare per quattro anni senza colpo ferire, soprattutto nel rapporto tra popolo e istituzioni.

Dopo la prova di forza vinta a Roma, un altro importante appuntamento attende coloro che non hanno votato né mai voterebbero l’attuale governo giallorosso: domenica 27 ottobre si tengono le elezioni regionali 2019 in Umbria. Si tratta di elezioni anticipate perché la giunta regionale guidata da Catiuscia Marini (Pd) è stata sciolta in anticipo a causa dell’inchiesta, poi “stranamente” caduta nel vuoto, su presunti illeciti nelle assunzioni nella sanità. Si tratta di un importantissimo banco di prova per tutti. A “Non Stop News” su Rtl 102.5 stamattina Matteo Salvini ha ricordato: «Dopo 50 anni (di governi di sinistra, ndr) c’è voglia di cambiamento, di onestà e sarà un cambio storico che avrà un significato politico evidente». Anche se “dall’altra parte” qualcuno – Conte – cerca di minimizzare: «Il voto in Umbria non può essere un test per il Governo. Con tutto il rispetto per la popolazione umbra, popolazione che è pari a quella della provincia di Lecce, non può essere determinante per le sorti del Governo». Ma Salvini ha ben chiara una cosa: «In Umbria domenica i cittadini decideranno chi li governerà per i prossimi cinque anni. Girando sento grande voglia di cambiamento».