Scattano oggi i dazi degli Stati Uniti sui prodotti europei, dopo il via libera del Wto, nell’ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge la compagnia americana Boeing e quella europea Airbus. Le nuove tariffe saranno applicate su beni europei importati negli Stati Uniti per un valore di 7,5 miliardi di dollari. Un conto salato per l’Italia che vede molti prodotti finire nella black list dell’amministrazione USA. A fare in conti ci ha pensato la Coldiretti secondo cui i dazi aggiuntivi interesseranno «dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano fino al Gorgonzola ma anche salumi, agrumi, succhi e liquori», prodotti che valgono circa mezzo miliardo di euro di esportazioni e che provocheranno «il rincaro dei prezzi al consumo ed una preoccupante riduzione degli acquisti da parte dei cittadini e ristoratori statunitensi». Di conseguenza l’associazione di categoria prevede un calo delle vendite di prodotti Made in Italy del 20%. A beneficiare della situazione, spiega ancora la Coldiretti, è «la lobby dell’industria casearia Usa (CCFN) che ha esplicitamente chiesto con una lettera di imporre tasse alle importazioni di formaggi europei al fine di favorire l’industria del falso Made in Italy e costringere l’Unione europea ad aprire le frontiere ai tarocchi a stelle e strisce». Le versioni fake dei prodotti caseari nazionali sono cresciute negli ultimi 30 anni raggiungendo i 2,5 miliardi di chili. «In termini quantitativi in cima alla classifica – precisa Coldiretti – c’è la mozzarella con 1,97 miliardi di chili all’anno, seguita dal Parmesan con 192 milioni di chili».