La volontà è quella di cercare di imprimere una svolta ad una partita che va avanti ormai da qualche tempo, dopo che il legislatore è intervenuto nella passata e nella presente legislatura, inasprendo le sanzioni penali contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori. Su iniziativa della neo ministra per le politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, supportata dalla collega al lavoro, Nunzia Catalfo, si è insediato il tavolo interministeriale contro il caporalato, un soggetto istituzionale allargato, oltre ai ministeri che maggiormente sono impegnati nel contrasto al fenomeno, a partire dal ministero dell’interno, anche alle regioni e alle parti sociali. Nella riunione di insediamento erano infatti presenti i rappresentanti delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl e le associazioni datoriali dell’agricoltura e delle cooperative. Il piano di lavoro prevede delle azioni su più livelli, dalla sensibilizzazione dei consumatori al potenziamento della rete del lavoro agricolo di qualità, passando per i controlli ispettivi. Le attenzioni si concentreranno soprattutto su quelle imprese che operano in spregio alla legge, causando così un doppio danno: ai lavoratori, che si ritrovano privi di tutele reali, e alle aziende che rispettano le norme, costrette a subire una concorrenza sleale interna, che si somma spesso a quella proveniente dall’estero, come fatto notare da Coldiretti.